ESTATE INFINITA

NOTE SULLO SPETTACOLO Una camera da letto scomposta come un campo dopo una battaglia. L’aria ferma e umida di un pomeriggio estivo che sembra non finire. In questo spazio di stoffe srotolate e in questo tempo fluttuante, Renèe, moglie del marchese De Sade, ricompone, in intima e voluttuosa solitudine, i frammenti della sua esperienza sentimentale. Renèe ricordando si racconta. Il suo corpo, forma e movimento del raccontarsi, fluttua nella memoria del proprio vissuto e in un gioco di contrasti e di variazioni elabora le sue teorie sull’amore coniugale. In questa situazione teatrale, liberamente ispirata al “Madame De Sade” di Yukio Mishima, la Renèe dell’attrice Sabrina Mascia comprende in sé le diverse qualità delle figure femminili presenti nell’opera originale dello scrittore giapponese. La Renèe di “Estate infinita” decontestualizzata dal suo tempo e dalla sua storia è una donna che potrebbe appartenere a qualunque epoca, che dialoga con un’interiorità femminile in cui s’intrecciano innocenza e disillusione, voluttà e morale, santità e nefandezza, fedeltà e imprevedibilità. Il corpo di lei esteriorizza con audacia le stigmate e le ferite di un tempo in cui per amore ha combattuto e si è dannata. Nella mai compiuta ricerca della completezza tra maschile e femminile, Renèe frammentandosi si è conosciuta, e guidata dalla rettitudine della “libera coscienza” ha forgiato la sua nuova identità di “donna invincibile”.

spettacolo teatrale liberamente ispirato al “Madame De Sade” di Yukio Mishima

Produzione UNIONE ALKESTIS CALUMET

Progetto e interpretazione SABRINA MASCIA

Costumi ROSA PINNA

Opere di scena MARILENA PITTURRU

Luci RAIMONDO MARRAS per DUBS

Testi YUKIO MISHIMA

Regia ANDREA MELONI

Debutto: giovedì, 28 febbraio, ore 21.00, Teatro Alkestis, via Loru 31, Cagliari

Repliche: venerdì 1, sabato 2 marzo ore 21 ; domenica 3, marzo – ore 17.00 e ore 21.00, Teatro Alkestis, via Loru 31, Cagliari

Un profondo ringraziamento va a Elena Fogarizzu, Silvana Metta, Anna Pes, Rosa Pinna e Marilena Pitturru, compagne di ricerca, testimoni e custodi del pensiero e del percorso di questa creazione scenica.

Scheda tecnica