NOTA DI REGIA

(ovvero, dell'importanza di essere vecchi dentro: studio giovanile in forma di vecchiaia, illegalmente - forzatamente e poi deliberatamente, liberamente i-spirato, uguale sputato, dove si tenta il "ricalco" di un famoso testo teatrale del '900, di autore ancor più famoso, che narra di storie di vecchi e diari meccanici,

dove si constata come l'importante sarebbe essere vecchi dentro, ma ci si accontenta di esserlo fuori

poiché l'occhio vuole la sua parte

e dunque

mangiar prosciutto non è come mangiar banane, ma se il prosciutto assomiglia alla lingua, allora mangiar prosciutto è come mangiarsi la lingua, ovvero una banana

poiché quando scarpe e cappello sono separate da un cretino, altro non sono che un paio di scarpe con il cappello, ovvero, un cappello deambulante con le scarpe ai piedi e/o un paio di scarpe con un cappello in testa,

ovvero il bianco: colore del lutto,

ché si narra delle disagevoli, disarmoniche, disparate avventure amorose di un uom fra i più cretini e dunque si potrà vedere come non sono gli uomini ad aderire alle ideologie, ma le ideologie agli uomini

dove si potrà seguire con orrore e apprensione il dramma di un uomo con un lungo passato, un breve futuro, ma nessun presente.

Studio del personaggio:
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SCHEDA TECNICA


L'amara sorte del servo Gigi
di e con Claudio Morganti
(produzione Teatro Laboratorio Alkestis )

Assistente geriatrica Rita Frongia


Lo spettacolo richiede:

- quadratura nera
- impianto fonico con mixer e 1 piastra cassette
- centralina luci (3 canali)
- 1 PC 1000W

Durata dello spettacolo 50 minuti

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