TI PARLO SE TU MI ASCOLTI

progetto di empowerment relazionale-comunicativo sulla violenza sui minori
(Incontro di 4 ore)

a cura di Teatro Alkestis ed Emanuele Ortu

Destinatari primari: alunne/i del secondo ciclo della scuola primaria
Destinatari secondari: insegnanti delle classi coinvolte


PREMESSA
Bambine e bambini sono sempre più a contatto dal punto di vista mediatico con casi e situazioni di violenza, sia sui loro stessi coetanei che sugli adulti. Questo porta alla necessità di affrontare il problema per costruire con loro una lingua che gli permetta di decodificare le informazioni con le quali si confrontano. Attualmente, in Italia, il numero di bambine e bambini vittime di violenza (sia fisica che psicologica) è estremamente elevato. La nostra proposta, basata su differenti studi a livello nazionale ed internazionale, è di affrontare il fenomeno della violenza sui minori come la risultante di difficoltà di tipo comunicativo: “io (violento) vorrei condividere e comunicare le mie necessità, ma l'unica lingua che conosco è quella violenta”. L’idea alla base del progetto è che bambine e bambini possano arrivare a ri-conoscere quelli che sono i pattern della violenza senza parlare di violenza in prima persona. Approcciare in maniera troppo diretta un tema così delicato, come quello della violenza sui minori, rischia di avere un effetto di negazione o di protezione aprioristica dell'adulto. E’ per questo che scegliamo di trattare il tema non parlandone direttamente, ma arrivandoci tramite un lavoro di presa di coscienza degli stili, degli strumenti e degli effetti della comunicazione, della differenza tra intenzione e risultato in un atto comunicativo e di separazione tra atto comunicativo e persona. Tale approccio permette a chiunque di vedere da un lato il problema come staccato dalla singola persona, e dall'altro come un problema sia per la vittima che per il carnefice. Per la vittima risulta facilmente comprensibile. Per il carnefice si tratta dell'incapacità di comunicare realmente quello che vorrebbe. Questo procedimento ottiene due risultati fondamentali. Il primo è legato al passaggio da colpa a responsabilità: se il carnefice è responsabile di qualcosa può intervenire, se è colpevole no. Il secondo, conseguente, consiste nel fatto che se il problema è “fuori dalla persona” vuol dire che io bambino, se ne parlo con altri adulti, non sto demonizzando il carnefice, bensì lo sto aiutando. Elaborando questi metodi con i bambini e le bambine è possibile individuare, senza sensi di colpa, i comportamenti violenti sia dei coetanei che degli adulti, creando la consapevolezza della loro tutela e della condivisione di situazioni che loro vivono e sentono come violente.


LA SITUAZIONE DELLA VIOLENZA SUI MINORI IN ITALIA
In Italia uno dei maggiori problemi relativi ai fenomeni di violenza e abuso sui minori è che l’enorme quantità di atti perpetuati nei confronti di bambini e ragazzi non vengono denunciati. Un sommerso che gli operatori del settore mettono costantemente in evidenza. Basti pensare che in stati come Francia, Inghilterra, Stati Uniti1 il numero ufficiale di minori vittime di abusi è nettamente superiore. Questo potrebbe portare erroneamente a pensare che in Italia sia inferiore il numero di abusi e violenze, ma la situazione è ben diversa. Infatti gli operatori specializzati2, il Telefono Azzurro e l’Unicef, mettono in evidenza l’enorme difficoltà presente nel far si che i minori che subiscono violenza, o gli adulti di riferimento, sporgano denuncia. Le motivazioni sono molteplici:

1. La maggior parte delle violenze denunciate, circa il 68%, è avvenuta in famiglia.
2. La differenza tra la percezione sociale e la definizione normativa riguardo a ciò che è considerato violenza è ancora considerevole.
3. Manca un'adeguata conoscenza dei doveri che gli adulti hanno nei confronti di simili situazioni e dei canali da seguire in caso si voglia denunciare una violenza.
4. I minori non hanno la percezione di quali siano i loro diritti e delle modalità da seguire affinché gli stessi vengano tutelati.

Il problema di partenza che ci siamo posti è stato duplice: Come raggiungere l’ingente sommerso di bambini che subiscono azioni violente? Come rafforzare i bambini e gli adulti a riconoscere e reagire a questi fenomeni?
Per fare ciò il progetto “Ti parlo se tu mi a ascolti” ha elaborato un intervento che attivi i principali attori sociali coinvolti e contemporaneamente permetta una eventuale mappatura delle situazioni a rischio.


FINALITA'
• Portare l'attenzione, con una modalità non mediatica, sul problema della violenza sui minori.
• Informare gli adulti sulle risorse presenti sul territorio di supporto legale, psicologico e logistico.
• Aprire un confronto con insegnanti e genitori sulla concezione di infanzia e violenza sui minori.
• Informare i minori, attraverso un medium narrativo, dei loro diritti e delle risorse presenti nel territorio.
• Rafforzare la rete Scuola, Servizi Sociali, Tribunale dei Minori, genitori, minori e Associazioni presenti sul territorio.


PERSONALE
Per tutti i momenti del progetto il personale coinvolto sarà il seguente:
N.1 educatore esperto sulla tematica della violenza e dell'abuso sui minori, nella conduzione di gruppi e nella realizzazione di percorsi laboratoriali a medium narrativo e artistico-espressivo.
N. 1 attrice esperta nella conduzione dei gruppi.


ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
La durata complessiva dell'incontro è di 4 ore e sarà realizzata nell'arco di una mattina o di un pomeriggio, sia a scuola che presso il nostro teatro. L'incontro è suddiviso in quattro momenti:
1 Laboratorio di accoglienza e presentazione della tematica
2 Merenda offerta dal teatro
3 Spettacolo teatrale
4 Laboratorio di restituzione e discussione







1 MOMENTO - Laboratorio di accoglienza e presentazione della tematica

La finalità di questo laboratorio è di predisporre i partecipanti alla visione dello spettacolo, preparandoli al linguaggio teatrale e alla tematica trattata, così da fornire loro gli strumenti utili alla decodifica della rappresentazione stessa e contemporaneamente creare una relazione di fiducia con gli operatori-attori.

Durata: 1 ora
Destinatari: le classi partecipanti
Strumenti: narrazione, circle time, giochi di ruolo






2 MOMENTO - Spettacolo teatrale

Focus del progetto: i bambini e le bambine, accompagnati dagli insegnanti, assisteranno ad uno spettacolo che esporrà, con un approccio narrativo, il tema della violenza sui minori. La storia messa in scena tratterà una vicenda del quotidiano, di amicizia, in cui è presente una cornice di violenza. Il linguaggio teatrale fortemente e volutamente evocativo permetterà alle bambine e ai bambini di "prendere" quanto sono pronti a ricevere.
Durata: 1 ora circa
Destinatari: sino a 3 classi contemporaneamente






3 MOMENTO - Laboratorio di restituzione e discussione

Dopo lo spettacolo sarà realizzato un laboratorio, durante il quale a partire dal finale della storia rappresentata saranno costruite nuove possibili soluzioni e sarà dato spazio alle necessità delle bambine e dei bambini di esprimere eventuali domande, chiarimenti e dubbi. Si creerà così un momento protetto di condivisione in cui i minori abbiano la possibilità di confrontarsi con il personale specializzato attraverso un linguaggio sia metaforico che razionale.
Durata: 1 ora.
Destinatari: le classi partecipanti
Strumenti: narrazione, circle time, giochi di ruolo






INFORMATIVA SULLO SPETTACOLO
La storia pur affrontando tematiche forti è mediata dallo stile fiabesco e da un linguaggio calibrato. Lo spettacolo, scritto da Michel Marc Bouchard, narra le vicende tipo di una situazione di violenza intrafamiliare. Padre violento, madre colludente e bambino incapace di etichettare come violente le azioni dei genitori e per questo denunciarli. Pur risultando un'unica narrazione, lo spettacolo è suddiviso in due parti. Nella prima parte sarà raccontata la storia, nella seconda i bambini, con l’aiuto di un educatore/attore, creeranno dei finali alternativi che permetteranno al protagonista di affrontare la problematica della violenza. In questo modo si agirà attivamente sulle capacità di reazione e attivazione dei bambini, utilizzando una modalità narrativa fortemente protetta. Verranno così contemporaneamente accolte le emozioni, le domande e i dubbi del pubblico, cercando di capire perché situazioni simili avvengano e come sia possibile affrontarle.
Dopo lo spettacolo sarà organizzato uno spazio libero in cui i bambini potranno muoversi tra la scenografia e conversare con gli attori/educatori. Questo spazio vuole essere un momento in cui i bambini che non hanno voluto esprimersi in una fase “plenaria” possano eventualmente farlo in un rapporto più protetto avvicinandosi all'educatore o all'attrice.
Sotto obbiettivi di questa azione sono:
• Offrire un momento protetto di tipo informativo in cui i bambini possano apprendere come rispondere ad un abuso/violenza e conoscere quali siano i propri diritti.
• Mappare eventuali situazioni considerate a rischio. Infatti, per le caratteristiche dello spettacolo, è possibile che in alcuni spettatori-bambini che hanno subito violenze/abusi la rappresentazione faccia risuonare il proprio vissuto. L’educatore, in questo caso, in accordo coi servizi sociali, agirà secondo i protocolli condivisi.


Luogo ospitante: lo spettacolo può essere realizzato sia presso il Teatro Alkestis che nelle località coinvolte (previa valutazione tecnico-logistica). In quest'ultimo caso si indicano le necessità tecniche fondamentali:
Scheda tecnica spettacolo: adattabile al contesto purché supportato da un impianto elettrico di potenza non inferiore a 220 kw.


COSTI E MODALITA' DI ADESIONE
Il progetto può essere realizzato per un gruppo massimo di 75 bambine/i e ha il costo 600 euro + IVA 22% + eventuali spese di viaggio, vitto e alloggio (qualora il progetto sia da realizzarsi in strutture diverse dal Teatro Alkestis)
Nell'eventualità che la quota di partecipazione sia suddivisa tra gli alunni/e (8 euro ciascuno) si consiglia di raggiungere il numero massimo di partecipanti. In caso non riusciate a raggiungerlo autonomamente potete contattarci e saremo noi a prendere contatto con altre scuole.

Per adesioni e informazioni:
mail: organizzazione@teatroalkestis.it - tel. 070306392








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